Premetto che è la prima volta che partecipo a una cosa del genere, ma sentendo vari commenti in giro, mi ero fatta una certa idea del brunch a cui avremmo partecipato insieme ad altri amici (in tutto una trentina).
L'occasione è stata il voler festeggiare due cari amici che si sposano ( una sorta di addio al nubilato/celibato ).
Il locale scelto è "La Maison Espana" di Milano.
Il posto è davvero molto carino, peccato che siamo ammassati in una sala, con delle lunghe tavolate da circa trenta persone a tavolo.
Di queste tavolate ce ne sono 5, quindi credo che in sala ci siano state all'incirca 150 persone o giù di li.
Il nostro tavolo è letteralmente schiacciato addosso al bancone del bar, e l'unico modo per muoversi è quello di saltellare sulle varie sedie ( di quelle morbidose e ingombranti). oppure sperare di far alzare tutti i vicini.
Dicevo, che mi ero fatta una certa idea del brunch. In genere, quando si partecipa a questi eventi, tutti i commensali, sono co-protagonisti del giallo che si narra. Pero' essendo in 150 capite bene che diventa un problema far partecipare tutti attivamente!
Quindi, comincia il brunch, arriva una attrice che sarà la voce narrante della messa in scena del giallo. Sceglie tra il pubblico, a sua discrezione, i personaggi della storia che dovranno impersonare una parte, improvvisandola. L'idea è davvero carina e devo dire che tutte le persone,. chiamate tra i commensali, si calano perfettamente nel ruolo. Alle spalle delle tavolate, nel frattempo viene servito il buffet.
Veniamo ai punti deboli:
- 150 persone in sala sono difficili da gestire, da far divertire e rendere partecipi... Anche se l'attrice cercava di monopolizzare l'attenzione, c'erano delle sfumature nella storia, che stando seduti dall'altra parte del tavolo, si faceva fatica a cogliere.
- Tutte le 150 persone devono alzarsi per andare a servizi al buffet, mentre ci sono delle pause nel racconto. Anche qui, il posto scelto a tavola, gioca un ruolo fondamentale, i primi si serviranno scegliendo tra tutte le portate servite nel buffet, mentre gli ultimi della coda, mangeranno gli avanzi.
- All'inizio della messa in scena ci è stato comunicato che di cibo ce ne era in abbondanza per tutti, ma... Non sono riuscita ad assaggiare neanche una cucchiaiata di pasta ( ce ne erano tre tipi ma in porzioni decisamente non sufficienti ). Le persone che sono state selezionate per recitare, non hanno potuto accedere al primo turno del buffet, ed al secondo turno era ancora peggio... Ho sentito persone lamentarsi di questa cosa.
- Alla fine, compreso nel prezzo, si poteva prendere il caffè, ma sorpresa sorpresa!!! SOLO il Nescafè era compreso, mentre quelli che erano in coda per un espresso sono stati rimandati alla cassa centrale per una quota aggiuntiva!!!!!!!
- Il prezzo del brunch è 27 euro, considerando che in realtà questo brunch dal punto di vista del cibo, era da considerarsi come un aperitivo e non come un pranzo, anche volendo considerare l'intrattenimento.. .mi sembrano davvero davvero eccessivi.
- Sul finale della storia, ognuno doveva indovinare l'assasino, ma non riuscendo a seguire tutta la storia, molti hanno improvvisato e altri hanno cercato su internet la soluzione!!!! Sono state premiate le persone, che a giudizio del narratore, erano state le piu brave ad improvvisare, regalando loro un invito gratuito al prossimo brunch con delitto. Visto che sapevano dell'addio al nubilato/celibato mi sarei aspettata un coinvolgimento maggiore degli organizzatore nei loro confronti o per lo meno, un invito regalato anche a loro per tornare, invece sono stati ignorati per tutto il tempo.
In conclusione, sono rimasta delusa da questa esperienza, non so se parteciperò ad altre cene/pranzi/brunch/colazioni di questo tipo, ma di sicuro non più alla Maison Espana.